Torii

 

 

Un torii (鳥居?) è il tradizionale portale d’accesso giapponese che porta ad un jinja (santuario shintoista) o, più semplicemente, ad un’area sacra. La sua struttura elementare è formata da due colonne di supporto verticali e un palo orizzontale sulla cima e frequentemente viene dipinto in colore vermiglio. Tradizionalmente sono fatti di pietra o legno, ma in tempi recenti i costruttori hanno iniziato ad usare anche l’acciaio o il cemento armato.

Generalmente i torii si trovano a gruppi di tre, ma fuori dai templi o dai luoghi di culto non mancano mai. Il numero è tuttavia variabile. Ad esempio, i santuari dedicati al dio Inari possiedono tipicamente molti torii, mentre il santuario di Fushimi Inari-taisha a Kyoto possiede addirittura migliaia di torii.

La loro costante presenza nello shintoismo è dovuta al fatto che il passaggio sotto di esso è considerato una prima forma di purificazione, poi completata con le abluzioni rituali nelle immediate vicinanze del santuario. Le credenze popolari tendono ad identificarlo semplicemente come un simbolo di fortuna e prosperità. Per questo è costume che una persona che ha ottenuto successo negli affari doni un torii come segno di gratitudine agli dèi.

 

 

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